Visore stereoscopico tipo "Brewster”

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Note tecniche

La tecnica stereoscopica è volta a creare l'illusione ottica del rilievo tramite l'accostamento di due riprese fotografiche del medesimo soggetto realizzate da posizioni quasi coincidenti ma impercettibilmente differenti. La visione contemporanea delle due fotografie mediante il visore stereoscopico permette di creare la sensazione di una profondità illusoria.

Note storiche

Questo modello venne prodotto nel 1870 e fu disponibile in commercio fino al 1940. Ebbe una larghissima diffusione in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900, quando ne furono venduti migliaia di esemplari. L’apparecchio in esame è citato nel Bollettario per l’entrata e l’uscita del materiale scientifico (s.d.) presente nell’archivio della scuola, indicato come: “stereoscopio con vedute di vetro e di cartone L. 90” con numero di inventario 3645. Sulla custodia sono indicati anche altri riferimenti inventariali (523-4/33-166/300) non individuati in altri documenti archivistici.

Conservazione

Il visore è in ottimo stato. Si conserva anche la custodia originale in cartone di colore rosso che però presenta numerose rotture.

Bibliografia

  • Janda Jiri, Camera obscuras. Photographic cameras 1840-1940, Praga 1982
  • Maria Teresa Contini, Strumenti Fotografici 1845-1950, Roma 1990
  • John Wade, Breve storia della macchina fotografica, Roma 1980
  • Brian Coe, La macchina fotografica : dal dagherrotipo allo sviluppo immediato, Milano 1978
  • Michel Auer , Histoire illustrée des appareils photographiques, Parigi 1975
  • Michel Auer, 150 ans d’appareils photographique...la collection Michel Auer, Parigi 1989
  • Marco Antonetto e Marco Malavolti, Made in Italy : apparecchi fotografici italiani, Milano 1983
  • Cinzia Frisoni, Non solo catalogazione:un approccio conservativo per il Museo Scientifico Luigi Galvani in “Quaderni di Palazzo Pepoli Campogrande”, n.10, Ferrara 2006

[Cinzia Frisoni]